La caccia non è uno sport!
di Marcello Buttazzo –
Il conduttore Flavio Insinna, giorni fa, durante la trasmissione “L’eredità” su Rai1, ha espresso un parere preciso: “È inutile starci a girare intorno, io sono assolutamente contro la caccia: la caccia non è uno sport”. Questo pensiero marcatamente animalista non è piaciuto affatto ai cacciatori, tanto che Federcaccia ha scritto una lettera di protesta alla Rai. Decisamente esorbitante, acceso ed esagerato nei toni il quaderno di doglianze di Federcaccia, che ha parlato di “commenti discriminatori e offensivi nei confronti dell’attività venatoria e dei praticanti”, e ha avvertito la tv di Stato di voler avviare un procedimento legale per diffamazione nei confronti del conduttore e della Rete. Non pensiamo che Insinna possa incorrere in alcuna sanzione per un commento ampiamente condivisibile: “La caccia non è uno sport”. Gli sport veri comprendono l’agonismo, lo scontro leale, e non l’uccisione ferina di volatili e altri animali. Sui social, ci sono stati centinaia e centinaia di messaggi solidali nei confronti del conduttore. Per un attimo mi vengono in mente i referendum radicali, di tanti anni fa, contro la caccia. Oggi certa politica vive, invece, la sua dissoluta stagione di decadenza. Tanto che il senatore della Lega, Stefano Corti, ha avuto l’ardire di asserire: “Abbiamo presentato un’interrogazione in Commissione vigilanza Rai affinché l’azienda prenda atto di questo episodio e stigmatizzi il comportamento del conduttore, che ha deliberatamente approfittato della visibilità del servizio pubblico per offendere i cacciatori veicolando le proprie convinzioni senza contraddittorio. È inaccettabile che si faccia un uso personalistico della tv pubblica” È davvero “eroica” questa politica, che si occupa del nulla.
Marcello Buttazzo
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