di Marcello Buttazzo

Carlo Freccero, amico dei Cinque Stelle, ha deciso che Beppe Grillo debba ritornare in televisione. Solo immagini di repertorio, vecchi filmati, revival del tempo che fu. I politici presi di mira (Martelli, Spadolini, Craxi, De Mita, e altri) hanno fatto la storia (nel bene e nel male) della prima Repubblica. Il comico guadagnerà 30 mila euro per i diritti di messa in onda delle trasmissioni. Spiccioli, in fondo, per uno stramilionario sfondato, seppur autoproclamatosi “francescano”. In questi giorni, Grillo sta lavorando, a Milano, al teatro Dal Verme. L’ “Elevato” davanti al suo pubblico adorante ha confessato un particolare disagio: “Vivo un momento di difficoltà. L’ho sempre menata ai politici, ma adesso che siamo al governo come faccio?” Eppure, con un po’ di fantasia, d’immaginazione, se volesse, il Grillo sparlante, avrebbe tanto da ironizzare sulle ricorrenti gaffes di Toninelli, sulla fastidiosissima prosopopea di Di Battista, l’inverosimile Che Guevara di noi altri, sui congiuntivi di Giggino Di Maio.

Marcello Buttazzo.