di Marcello Buttazzo –

Nello schieramento di centrosinistra crescono i malcontenti, i dissapori. L’ex “rottamatore” Renzi, forte del suo ego spropositato, è sul piede di guerra, minaccia di continuo il premier Conte, vorrebbe sfiduciare il ministro Bonafede, preconizzando una nuova crisi di governo. Ma niente paura! Per un Renzi che va, c’è un inossidabile Gianfranco Rotondi che arriva. Il vice presidente dei deputati di Forza Italia, insieme ad un gruppo di fedeli sodali, potrebbe diventare l’ancora di salvataggio di questo esecutivo traballante. Rotondi, a fine marzo, ricompatterà tutti i movimenti e partitini della sconfinata galassia cattolica e, con un provvidenziale lampo di “originalità”, resusciterà il Partito del popolo italiano, con il simbolo della Dc. L’anacronistico Rotondi è strafelice che ritorni, a scoppio ritardato, la Balena bianca. Vorrebbe scendere in piazza presto, l’indomito Rotondi, sicuro di avere l’appoggio, a Roma, nientemeno che dei focolarini e dei Papa boys. Insomma, gente che “riempie” le piazze vuote. Lui non ha paura d’essere accostato a Scilipoti, perché sa di essere un politico pienamente consapevole. Insomma, verrà la primavera e avrà un altro trasformismo. Il responsabile Rotondi, in tutta la sua brillante carriera politica, è saltato da una parte all’altra degli schieramenti, ovviamente, per salvare le istituzioni malferme. E, prima d’ogni cosa, per conservare in eterno la poltrona.

Marcello Buttazzo