di Marcello Buttazzo –

Martedì 27 aprile, la nave Ong Ocean Viking ha soccorso in mare 2 gommoni, riuscendo a salvare i disperati delle acque. In un tratto di mare tra Libia e Italia (il più letale del mondo), 236 migranti (fra essi 114 minori non accompagnati, 7 donne e un neonato) sono stati intercettati e strappati all’inclemenza del mare. Sono uomini e donne che provengono dai paesi dell’Africa occidentale. Erano deboli, disidratati e soffrivano di mal di mare e vertigini. Ciò che è paradossale e inaccettabile è che alcuni politici italiani di destra continuano a denigrare, sovente anche a criminalizzare, l’operato delle navi Ong. Questi politici (tutti patria e famiglia), costantemente in campagna elettorale, hanno un bisogno vitale della questione immigrazione, per rinvigorire la loro eterna propaganda. Però, non c’è demagogia che tenga. Come ha asserito l’eurodeputato Giuliano Pisapia: “I salvataggi in mare sono un dovere assoluto”. Ora che dall’Europa arrivano ai vari Stati nazionali piogge di euro per vari piani economici, sul tema delle migrazioni l’Italia governativa s’è ulteriormente silenziata, quietata. La civiltà e il decoro morale dell’Europa non si vedono solo dalla floridezza delle banche e della sua finanza, ma anche dalla capacità di monitorare e di salvare nel Mediterraneo la vita degli esseri umani. Dov’è e di cosa si occupa l’agenzia europea Frontex?

 
Marcello Buttazzo