di Marcello Buttazzo –

Giorgia Meloni, in visita a Londra dal primo ministro britannico Rishi Sunak, dopo una serie di selfie e di strette di mano con gli altolocati dell’economia e della finanza, ha avanzato la sua proposta “umana” sull’immigrazione. Qualche tempo fa, quando era all’opposizione in Italia, la leader di Fratelli d’Italia prospettava impraticabili e odiosi blocchi navali per arginare l’ineludibile flusso di migranti. Ora, più istituzionalmente, la premier italiana appoggia l’idea mefitica del primo ministro britannico Sunak di voler trasferire in Ruanda i clandestini. Meloni ritiene che nei confronti dei cosiddetti clandestini tutte le soluzioni siano buone da praticare. Anche se il nostro governo sta adottando altre misure securitarie, Meloni sostiene che l’Inghilterra fa bene a voler deportare i disperati delle acque e delle terre in Ruanda. Però non vuole considerare, la premier, che in questo Paese non vengono rispettati, tra le altre cose, i diritti umani. Ha idee illuminate, la “pasionaria” presidente del Consiglio. Vorrebbe creare nel Nord Africa hotspot, come se non bastasse il triste e vergognoso esempio dell’hotspot di Lampedusa. È uno spirito pragmatico davvero, la nostra premier: “Non si tratta di trattare come criminali gli immigrati, ma va ricordato che è illegale attraversare i confini di una nazione senza rispettare le regole”. A chi fugge dall’inferno, a volte, le regole sfuggono fragorosamente. Dovrebbe saperlo Giorgia Meloni. 

Marcello Buttazzo