di Marcello Buttazzo –

In un accorato editoriale, apparso sull’”Avvenire” (martedì 7 dicembre 2021), lo scrittore Riccardo Maccioni evoca con affetto le parole del Papa, che ha compiuto un viaggio simbolico, significativo, sostanziale, in Grecia e a Cipro. L’umanità vive un tempo stremato. Un’umanità talvolta offesa e sporcata da barriere fisiche e mentali, da ferro spinato, da inverecondi muri, da indifferenza, da ignavia. Donne, uomini, bambini in fuga da desolati destini non ricevono, talvolta, la doverosa accoglienza. Il Santo Padre non è un politico di professione, di destra o di sinistra, sebbene i suoi richiami abbiano un’altissima significanza politica. Siamo tutti sulla stesa barca. E solo tutti assieme possiamo salvarci la vita.
Il monito di Bergoglio è politico nel senso aulico, perché attiene alla mansione nobilissima e irrinunciabile della giustizia sociale, del saper fare comunità, del sentirsi anelli concatenati d’una stessa ragione delle stelle. Siamo un’unica famiglia umana, tenendo conto, tra l’altro, che le razze, da un punto di vista strettamente popolazionistico, di fatto non esistono. Sussistono solo i gruppi etnici e il loro vagolare perpetuo ed eterno per le contrade del mondo. E quindi le barriere fisiche, geografiche, non hanno ragione d’esistere.
Il Papa ripete che bisogna saper integrare, dialogare, generare. I pronunciamenti devono essere chiari, incontrovertibili. Come scrive Maccioni, “i muri, le barriere, i “lager” costruiti sulle coste del Mediterraneo sono vernice nera sull’anima delle popolazioni civili, catastrofe del bene comune, naufragio di civiltà”.

Non occorre solo la denuncia, “servono scarpe solide per incamminarsi sul sentiero, culturale prima e fisico poi, che porta ad abbattere le barriere”. Vorrei riportare ancora questo pensiero dell’editorialista dell’”Avvenire”: “A Cipro e in Grecia, quei fratelli recintati dalla miseria hanno come in ogni geografia della povertà, volti, storie, nomi”. Il nostro compito di cittadini liberi e democratici è quello di poter garantire la dignità ad ogni essere umano. Un solo uomo violato e in catene è il naufragio della civiltà.

Marcello Buttazzo