Cop29, l’assise dei grandi inquinatori
di Marcello Buttazzo –
L’immane catastrofe di Valencia con 158 vittime è un’ulteriore prova che il pianeta è in affanno, è fuori dai gangheri. L’uso scriteriato dei combustibili fossili ha determinato una crescente antropizzazione degli ecosistemi. Il riscaldamento globale, in seguito all’emissione di ingenti quantitativi di anidride carbonica (CO2), è la causa principale degli sconvolgimenti ambientali e metereologici. I cosiddetti negazionisti delle alterazioni climatiche (opinionisti e politici) sono solo degli sprovveduti e degli irresponsabili. La transizione energetica con un certo utilizzo di fonti pulite e rinnovabili procede con molta lentezza, a varie latitudini. Ora, dall’11 al 22 novembre, si terrà a Baku, in Azerbaijan, la prossima conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la Cop29. Verosimilmente, sarà la solita inutile assise. Irrilevante, dal momento che non si siglano mai accordi strettamente vincolanti e i paesi più potenti del mondo (Stati Uniti, Cina, Russia, Unione europea, India, Giappone) continueranno ad inquinare come prima, più di prima. La mia personale solidarietà va a Papua Nuova Guinea, che ha deciso di boicottare il vertice Cop29, tanto che il ministro degli Esteri Justin Tkatchenko ha asserito: “È una totale perdita di tempo. Boicotteremo il vertice finché i grandi inquinatori non si metteranno d’accordo”.
Marcello Buttazzo
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