Benedetto crocifisso!
di Marcello Buttazzo –
Il ministro dell’Istruzione, il grillino Lorenzo Fioramonti, docente ed economista, vorrebbe staccare il crocifisso dai muri delle aule scolastiche della Repubblica. Lui ha una visione della scuola laica e che dia spazio a tutti i modi di pensare. È una diatriba antica, questa sul crocifisso. Di fatto, le parole del ministro hanno suscitato le vivaci reazioni di tutto il centrodestra. In particolare, del “devoto” Matteo Salvini, eminente e notorio difensore della cristianità, soprattutto quando da ministro chiudeva i porti e non faceva sbarcare i migranti. Anche la Chiesa cattolica è stata dura con il docente. Monsignor Giuseppe D’Ercole ha riscontrato nel ministro dell’Istruzione una certa “ignoranza culturale”. Forse il professor Fioramonti dimentica che ci sono due pronunciamenti del Consiglio di Stato, una sentenza della Corte Costituzionale e una della Grand Chambre della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, che hanno dato una lettura positiva e non restrittiva della laicità. Insomma, hanno sancito che il crocifisso non debba essere considerato un simbolo discriminatorio. Che abbia fatto un buco nell’acqua, l’indomito ministro dell’Istruzione, si capisce dal gelo del suo Movimento 5 Stelle. Dall’intervento seccato di Giggino di Maio: “Tema non all’ordine del giorno”. Il ministro degli Esteri, leader politico dei grillini, ha anche sostenuto per la nostra ilarità: “Fioramonti è il nostro Bertinotti”. Ma certo. Attendiamo solo, più in là, che il professor Fioramonti, indefesso paladino della laicità, come il rosso Bertinotti, cominci a frequentare i convegni di “Comunione e Liberazione”.
Marcello Buttazzo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.