di Marcello Buttazzo –

Nella ricca società dell’opulenza, improntata alla bieca filosofia del compra, usa e getta, può accadere che tanti esseri umani muoiano per il freddo. In questi giorni, a Genova, un clochard è deceduto per ipotermia: dormiva in un riparo di fortuna vicino all’ospedale Galliera, in pieno centro. A Milano, un senzatetto egiziano di 53 anni è stato trovato morto in un sottopassaggio presso la stazione Garibaldi. Solo a Roma, negli ultimi due mesi, sono deceduti, per strada, a causa del freddo, 7 poveri dimenticati da tutti. A Roma, il giorno dell’Epifania, giorno di festa, Mario di 58 anni s’è spento, per gli stenti, per il freddo, nei pressi della stazione Termini. La Comunità di Sant’Egidio, molto attiva, ha lanciato l’allarme e ha sollecitato le istituzioni e i privati ad adoperarsi in massicci aiuti contro la grave emergenza. L’obiettivo della Comunità trasteverina è quello di far aprire gli edifici pubblici e gli alberghi inattivi a causa del Covid. È veramente doloroso che, in questa odierna obesa società del benessere, solo a Roma, ci siano 3000 persone senza dimora, che dormono per strada. È necessario più che mai dare ricovero notturno a questa gente. La denuncia di Sant’Egidio è anche un vibrante grido di valenza civile: “Occorre agire in fretta scavalcando l’ordinaria, colpevole, burocrazia che dispensa gli aiuti con il contagocce”, Inoltre, Sant’Egidio punta il dito sull’amministrazione comunale, poiché il Comune di Roma non s’è dimostrato molto adeguato nell’emergenza gelo. Molto più propositiva delle istituzioni pubbliche la Caritas e le altre associazioni, che accolgono complessivamente 1700 persone. In questo triste tempo, che allarga drammaticamente la forbice delle sperequazioni sociali, che crea di continuo nuove sacche di povertà, ben vengano gli appelli mirati delle associazioni religiose. Sant’Egidio chiede “un piano coordinato dalla prefettura per la disponibilità immediata di edifici e stabili di pronto utilizzo, del Comune e dello Stato”. E ben vengano gli appelli alle risorse dei privati per raccogliere straordinariamente, in tutta Italia, coperte, sacchi a pelo e indumenti pesanti a favore di chi vive per strada.